se interessato al ricorso provveda alla
Il ricorso è finalizzato a quantificare il risarcimento del danno subito dall'aspirante docente abilitato che viene individuato in maniera reiterata a svolgere il ruolo di "supplente" su posto vacante e disponibile. Al fine di evitare inutili speculazioni e false aspettative è bene precisare in maniera chiara che l'azione giudiziaria NON è volta alla conversione del contratto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato (passaggio negato dalla Carta Costituzionale e da molteplici Sentenza della Corte di Cassazione).
La quantificazione del danno risarcibile è commisurata al numero dei Contratti a Tempo Determinato aventi ad oggetto supplenze annuali (al 30 giugno o al 31 agosto) che l'aspirante docente abilitato ha stipulato con l'Amministrazione Scolastica. L'utilizzo abusivo dei Contratti di Supplenza deve superare la soglia minima di 36 mesi (tre anni) su posto vacante e disponibile al fine di dimostrare che l'utilizzo di detto strumento contrattuale non è determinato da fattori temporanei ed occasionali come ad esempio l'assenza di esigenze sostitutive di personale temporaneamente assente.
La reiterazione dei contratti a termine è consentita solo in presenza di "ragione oggettiva" idonea a soddisfare esigenze di carattere provvisorio, in difetto la Corte di Giustizia Europea come pure i Tribunali nazionali contestano all'Amministrazione Scolastica il "risarcimento del danno subito per la precarizzazione cui sono stati sottoposti" gli aspiranti docenti abilitati. Il criterio generalmente utilizzato dal Giudice del Lavoro secondo i principi delineati dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione può essere così riassunto: "equo individuare l'indennità risarcitoria nella misura pari a una mensilità ogni 12 mesi di abusiva reiterazione (oltre il trentaseiesimo mese), considerato il limite minimo di 2,5 mensilità".
I vantaggi della proposizione dell’azione sono immediati e di facile percezione in quanto un provvedimento positivo permette l'immediato riconoscimento di una somma oltre che la corretta individuazione della fascia / gradone stipendiale.
Per valutare ed avviare l’azione occorrono:
Elenco dettagliato delle supplenze svolte con indicazione della Scuola; Copia dei Contratto di Lavoro.
Lo Studio Legale consiglia l'invio di una "lettera di diffida e messa in mora" utile all'interruzione dei termini di prescrizione; la missiva - come di consueto senza costi - viene messa a disposizione di coloro che manifestano interesse alla proposizione dell'azione legale.
!! ATTENZIONE !!
IL SISTEMA GENERA ANCHE UNA RICHIESTA DI PAGAMENTO DI POCHI EURO
DA CORRISPONDERE TRAMITE LA PIATTAFORMA "STRIPE"
AL FINE DI REGOLARE I COSTI DI GESTIONE DEI DATI TRASMESSI
E BLOCCARE I TENTATIVI MOLESTI DI ACCESSO ALL'INIZIATIVA
se interessato al ricorso provveda alla